“Don Roberto Malgesini” edizioni San Paolo, scritto da Zef Karaci è un libro che è nato in un carcere dove l’autore scontava una condanna. Don Roberto il 5 Settembre 2020 viene ucciso a Como da una persona che aiutava.
Tra Zef e don Roberto nasce un’amicizia in carcere a Como una relazione che ha cambiato la vita di Zef che lo ha aiutato ad avvicinarsi alla fede ed alla Chiesa.
L’amicizia, oltre al perdono, è fondamentale nella vita di ognuno ed il modo in cui ci relazioniamo con gli altri può dare senso alla nostra esistenza. Nella vita di ognuno di noi un ruolo centrale lo ha la famiglia che ci protegge dagli errori ci guida e ci sostiene.
Ma, oltre a ciò, contano anche le scelte che facciamo basandoci nel farle solo sulle nostre idee oppure ascoltando ciò che ci viene detto da chi è a nostro fianco.
Il libro è una testimonianza di tutto ciò, del perdono come dell’amicizia, di quanto un incontro può arricchire un’esistenza al punto di correggere gli errori commessi durante la vita.
Ed è una verità indiscutibile che ci pone di fronte ad una grande responsabilità: ci rammenta di come noi possiamo incontrare gli altri e di quanto, nel bene e nel male, possiamo segnare la loro vita; dall’altro ci impone di prestare attenzione a ciò che accettiamo o rifiutiamo in poche parole alle scelte che facciamo.
Il libro, come già ricordato, racconta dell’amicizia tra don Roberto e Zef; un incontro tra due persone diverse, prima estranee, che si trasforma in un dono per entrambi.
E’ un libro sul perdono, sul comprendere le debolezze e gli errori degli altri per poi, magari, aprire uno scorcio sulle nostre debolezze tenute nascoste da quella che è una sicurezza solo ostentata.
Facendo ciò riusciremo ad essere ciò che davvero siamo, ad essere accettati ed appunto perdonati.
Un altro aspetto del libro è la figura di don Roberto un prete schivo, ma eroico, sempre sorridente; un sacerdote forte e timido che offriva ascolto, che incoraggiava ed aiutava i “dimenticati” come Zef aiutandolo a trovare la fede ed il suo nuovo cammino.
Nella prefazione padre Zeno Carcereri afferma che “la vita è un mistero” e nessuno sa cosa ci aspetta ma al tempo stesso ciò non ci deve fermare deve, invece, essere uno stimolo perché nessuno si deve arrendere per insuccessi o errori, sempre pronto a rialzarsi e a guardare verso l’orizzonte perché tutto è ancora possibile.
Grazie don Roberto.